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Fede e sentimento Religioso


Descrizione

La fede fu di grande aiuto nei momenti difficili; la generosità verso la chiesa e le sue istituzioni era profondamente radicata nel sentimento religioso; ogni atto, ogni scritto, pubblico o privato, iniziava con un’aperta professione di fede e nelle attività si dava spazio a benefiche iniziative. Una tra queste merita un particolare ricordo: la “Venerata Misericordia” istituita a favore dei poveri, ovvero orfani o aventi il padre in carcere o all’ospedale, operai giornalieri con numerosa figliolanza, vedove cariche di figli, in ristrettezze, e finanziata con lasciti soprattutto di immobili e di “livelli perpetui”. Un elenco dei beni della Misericordia, fatto dal notaio Bernardino Baldi e riferito all’anno 1541 (a sua volta copiato, a detta del notaio, da Libri più vecchi, andati in perditione), parla di pezze aradore in Val Platina, in cima al Bosco, nell’Agro di Novezio, sotto la chiesa di Novezio, in la Scaletta di detto luogo, in Salvarezzo, nella Breda, in Prato Donech, in Calcarola, nelli sentieri di Piazza Alta, in Borleza, a nord della strada cavalcatoria, in Finale di Lentino, in Lentino. Ai poveri, attraverso la Misericordia, venivano dispensati “bollettini” e sale proporzionato al bisogno. Erano in parecchi a ricordarsi, nei testamenti, della pia, caritatevole istituzione. Due esempi per tutti: Antonio Rossi pistor (mugnaio) in Venezia lascia alla Misericordia di Cereto, quelli beni che si ritrova a Cereto di Bergamo: una sponda in Piazza longa, un prato a Covale, campi nella Breda, in Favalle, sotto la strada di Ronco e nella contrada della Moia, più la sua casa. I fratelli don Agostino e Urbano Ferri, titolari della Cappellania Ferri, in Cerete Basso, con testamento del 1721, istituiscono la “Misericordia” unica erede delle loro proprietà.

Ed ecco un singolare atto di matrimonio tra:

"il cittadino Giobatta Ferro, domiciliato in Cerete Alto di professione signore nodaro, figlio del cittadino Pietro Piretti, domiciliato in Cerete Alto, di professione signore e della cittadina Cattarina, domiciliata in Gandosso di professione signora

e la cittadina Lucia Ferri Marinelli, domiciliata in Cerete Alto, di professione proprietaria, figlia di Giacomo Ferri proprietario e della cittadina Cattarina Marinoni, proprietaria.

Testimoni: Tomaso Fontana, tagliapietre, domiciliato in Cerete, d’anni 41 Giacomo Bonaldi, negoziante di Cerete, di anni 28

Hanno firmato i testimoni e Giobatta Ferro. La signora Lucia ha fatto la croce “di propria mano”.

Cerete Alto 16 febbraio 1803"


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